Le voci dello spirito in coro

Un’edizione di MITO, quella 2020, intitolata “Spiriti”, che, non a caso, prevede la presenza di voci soliste e cori, espressione di questa particolare, umana trascendenza, che certamente si manifesta in chiunque faccia musica.

Ecco alcuni appuntamenti:
Sabato 5 (Teatro Erba, ore 21) con Et exultavit il Consort Maghini diretto da Claudio Chiavazza sviluppa una progressione storica, fra Sei e Settecento, di giubilanti mottetti composti in area cattolica e in quella protestante.
Dalla creazione del mondo agli elementi che lo compongono, sin dall’antichità reinterpretati dall’uomo con valenze religiose e filosofiche: è il ricco programma Natura (domenica 13, Conservatorio, ore 16) dei Piccoli Cantori di Torino diretti da Carlo Pavese.

La sera stessa (Conservatorio, ore 20 e 22.30) si esibisce il Coro Giovanile Italiano, frutto del progetto di Feniarco che ha preso vita nel 2003 e seleziona ogni biennio voci fra i 18 e i 28 anni provenienti da tutta Italia. Sotto il titolo Rinascere, gli attuali direttori Davide Benetti e Petra Grassi esplorano la scrittura per coro dell’ultimo secolo, tra preghiere, inni e madrigali contemporanei.

È dedicato allo spirito popolare il concerto di mercoledì 16 Anima Folk (Teatro Cardinal Massaia, ore 21) realizzato da alcuni dei talenti valorizzati dalla De Sono – Associazione per la musica: un articolato excursus per focalizzare quanto sia stato importante e ricco di esiti attingere e ispirarsi al gusto popolare, in particolare nell’Ottocento.

Un periodo e un tema comuni al concerto monografico di giovedì 17 (Conservatorio, ore 16), Gli amori spagnoli di Schumann, che riscopre due raccolte di Lieder ingiustamente dimenticate, vibranti di temperie iberica.