La nuova Pinacoteca Agnelli: Sylvie Fleury e Pablo Picasso e Dora Maar. Un dialogo con la Fondation Beyeler

    27/05/2022 - 25/09/2022

    Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli
    Via Nizza 260 - Torino

    Il nuovo programma di mostre temporanee della Pinacoteca Agnelli inaugura il 27 maggio con la mostra personale di Sylvie Fleury intitolata Turn Me On.

    La prima mostra in collezione è Pablo Picasso e Dora Maar. Un dialogo con la Fondazione Beyeler.

    Il nuovo programma di mostre temporanee di Pinacoteca inaugura con la mostra personale di Sylvie Fleury intitolata Turn Me On. Pensata e progettata con l’artista per gli spazi di Pinacoteca, l’esposizione comprende opere preesistenti e nuove commissioni, in un percorso immersivo che attraversa i nuclei tematici fondamentali della sua ricerca. Il progetto rappresenta la più estesa mostra in Italia dedicata a Fleury fino a oggi e segna un’importante tappa nella sua trentennale pratica artistica – rilevante non solo per la storia dell’arte contemporanea ma anche per le ricerche emergenti.

    A partire dalla fine degli anni Ottanta, l’approccio di Fleury ha incluso video, scultura, neon, pittura, suono e performance, spesso sommate in installazioni ambientali che affiancano opere nuove ed esistenti in un progetto unitario. La produzione eclettica di Fleury è stata alternativamente associata a diverse correnti artistiche, senza mai essere completamente esauribile in nessuna di esse. Materiali e linguaggi quali l’appropriazionismo della Pop Art e l’estetica del Minimalismo sono esagerati, distorti o travestiti dall’artista, con l’effetto di una critica tagliente del contesto storico e politico in cui tali correnti sono nate. La messa in discussione dei paradigmi della storia dell’arte occidentale, come l’idealizzazione dell’artista uomo e la complicità dell’arte con le dinamiche del consumismo, hanno portato la critica a vedere nel lavoro di Fleury influenze del pensiero post-femminista e della critica istituzionale.

    “Femminista punk sotto mentite spoglie”, come lei stessa si definisce, Fleury si confronta con i meccanismi di produzione del desiderio e di costruzione del valore contemporanei, e di come interagiscono con le politiche di genere. Oggetti, simboli e immaginari provenienti dall’ambito della moda, del cinema, delle sottoculture pop, delle corse di Formula 1, della fantascienza e dell’arte contemporanea vengono assorbiti nel vocabolario visivo di Fleury e utilizzati per costruire narrazioni impreviste. Il risultato sono immagini seducenti e radicali in cui la messa in discussione degli stereotipi di genere promossi dalla cultura di massa come dalla storia dell’arte coesiste con la possibilità di trasformarli in un’arma.

    Pablo Picasso e Dora Maar. Un dialogo con la Fondation Beyeler è il primo capitolo di Beyond the Collection, il nuovo progetto di Pinacoteca dedicato alla riattivazione della sua collezione permanente. Pensato per ripetersi a cadenza annuale, Beyond the Collection parte ogni volta da un’opera diversa dello Scrigno per stabilire relazioni in grado di riflettere sulle presenze così come sulle assenze della collezione.