| RE | SPIRO al MAU

    30/10/2021 - 30/11/2021

    MAU – Museo d’Arte Urbana di Torino
    Via Rocciamelone 7/c - Torino

    | RE | SPIRO
    bipersonale di Sergio Aiello e Atelier Insense
    a cura di Daniele D’Antonio e Edoardo Di Mauro
    MAU 30/10 – 30/11 2021

    Alcuni eventi del recente passato, apparentemente tra loro non connessi (la pandemia e i
    casi da George Floyd in poi alla base del movimento Black Lives Matter) hanno indotto
    una sorta di riflessione su un loro elemento in comune: la presenza/assenza dell’atto della
    respirazione.
    Questa funzione, innata, istintiva e alla base dell’esistenza in vita, ben si è evidenziata sia
    quando questa è stata scientemente impedita da un soggetto terzo, come nel caso degli
    assassinii ad opera della polizia, sia quando questa è stata l’espressione della potenza
    distruttrice a scala globale di un morbo che proprio nella privazione della capacità
    respiratoria degli individui traeva la propria forza devastante.
    La mostra di Aiello e Atelier Insense (aka Adriano Rosso) nasce dalla contrapposizione
    simbolica dei due stati respiratori: la presenza e l’assenza del respiro come condizione di
    vita.
    Da un lato (Atelier Insense) la dichiarazione esplicita, violenta, di una violenza imposta e
    subita del respiro che viene a mancare, dall’altro (Sergio Aiello) la percezione di atmosfere
    velate, che sebbene non rientranti nel figurativo in senso stretto, avvicinano a certi concetti
    propri di certa arte orientale, dove il non detto è presente e protagonista e regge l’opera
    nel suo complesso, in virtù di questa sua presenza implicita, ma essenziale.
    Le opere esposte, nate da percorsi indipendenti dei due artisti, esaltano questa forma di
    dualismo, sostanzialmente la linea di confine vita/non vita, indipendentemente dalle cause
    che lo hanno generato, evidenziandone il suo significato più universale e volutamente
    presentate in mostra in forma contrapposta non per dividere ma per sottolineare l’unicità
    del tutto tramite le sue parti componenti.
    Il messaggio lanciato dalla mostra sta nel recupero della consapevolezza della
    fondamentale importanza dell’istinto di sopravvivenza, manifesto come nell’opera di Atelier
    Insense o latente sotto traccia con le opere di Sergio Aiello.
    Negli ultimi due anni molti comportamenti individuali e collettivi sono stati modificati
    istintivamente o forzatamente dalle situazioni contingenti, alcune scale di priorità, se non di
    valori, sono state rivedute e corrette ma, nonostante questo, esiste il reale rischio che
    questo percorso non voluto rischi di essere obliterato nel breve periodo dalla scarsa
    capacità di memoria storica che ci affligge tutti.
    In questa dinamica rientra anche la consapevolezza del non posso respirare e del sono
    vivo poiché respiro.
    Chi, come, cosa, quando, dove questa linea di confine verrà nuovamente oltrepassata?
    Come riusciremo a renderci conto che ci staremo pericolosamente avvicinando ad essa?
    Quali saranno le strategie che adotteremo per ritornare in condizioni di sicurezza o
    constateremo indifesi la condizione per cui I can’t breathe?