ARTSCAPES #2: “Carlo Ratti “Reti, relazioni e progetto”, a cura di Marco Aruga.
Carlo Ratti, architetto e ingegnere torinese di casa nel mondo, docente al MIT, ci parla del suo lavoro per la “città intelligente”. Intervista di Marco Aruga.
Se Internet è come Las Vegas (“accade di tutto, ma non accade nulla, in realtà), le nostre città sono invece un flusso enorme di atomi — reali — relativamente poco organizzato, ma dove certamente le cose accadono, in quantità e proporzioni tali da chiederci se potremmo mai orientarle in modo consapevole, ed equilibrato, ragionevolmente soddisfacente per i suoi abitanti.
Ė certamente questa l’ambizione di chi lavora sulla “città intelligente”, come Carlo Ratti, architetto e ingegnere torinese di casa nel mondo, docente al MIT – Massachusetts Institute of Technology, dove è direttore del Senseable City Lab, che di questo si occupa, una delle menti più brillanti a misurarsi su questo tema, con strumenti del tutto peculiari.
Si sono avvalsi del suo contributo prestigiose istituzioni mondiali, e l’impatto del suo approccio gli ha fatto guadagnare numerosi riconoscimenti. Alla luce dell’indagine prodotta, che utilizza tutte le più aggiornate possibilità fornite dalla diffusa digitalizzazione, le città tendono a svelare in modo sempre più intenso le loro dinamiche interne.
Ma sono molti altri gli aspetti del lavoro di Carlo Ratti e CRA – Carlo Ratti Associati. Sono numerosi i contesti espositivi in cui le competenze dello studio si sono rivelate in modi e forme particolarmente originali, dando varie testimonianze di come si possano coniugare tecnologie aggiornate, approccio umanistico e “storytelling” accessibile ed informato. Una tendenza che del resto caratterizza il complesso dei loro progetti, che si muovono a diversi livelli, “dall’arredamento all’urbanistica” (loro declinazione del rogersiano “dal cucchiaio alla città”, certo), con uso intensivo della tecnologia, di cui sono propugnatori e vettori.
Sensori, dispositivi e rapide elaborazioni di dati e modelli portano ad una più profonda conoscenza della realtà, nel suo costante movimento, permettendo una progettazione più consapevole, e rispondente ad emergenti necessità e tendenze. Un dialogo sempre più serrato, che deve essere certamente governato e messo a disposizione del dibattito pubblico e specialistico, ma che sin d’ora si configura come strettamente necessario, e produttivo per il design “diffuso”, per una architettura “partecipata”, per la pianificazione, e persino per un salto di qualità degli stessi scenari politici futuri.
Link
Carlo Ratti – Architettura che percepisce e risponde – TED 2011
Carlo Ratti: le Senseable Cities del futuro – Morning Future – 2018
Carlo Ratti – Senseable city – MIT China Summit – 2019
Carlo Ratti: What is architecture?