Sono riuniti sotto le volte della Mole settanta anni della storia imprenditoriale al femminile delle sorelle Anna e Teresa Allegri, il cui atelier ha creato migliaia di costumi di scena e abiti per le star del cinema. S’intitola Cinemaddosso la nuova mostra al Museo del cinema di Torino aperta al pubblico fino al 15 giugno. L’esposizione è curata da Elisabetta Bruscolini e presenta le splendide creazioni della storica Sartoria Annamode, che dagli anni Cinquanta realizza con perizia e passione abiti che hanno reso i costumisti italiani famosi in tutto il mondo.
Il percorso si sviluppa nei 280 metri della rampa elicoidale della Mole: un allestimento firmato da Maria Teresa Pizzetti, con 100 costumi per 40 film e serie televisive, insieme ad accessori e oggetti di scena, pannelli tattili che permettono di toccare tessuti preziosi.
Cinemaddosso rientra nelle iniziative del progetto Torino Città del Cinema 2020. Le creazioni sono divise in sette sezioni tematiche, in base al soggetto dei costumi e dei film per cui sono stati ideati (dai guerrieri e pulzelle alle donne fatali, passando per streghe e vampiri fino al Novecento di Signore e signori).
Si possono ammirare le creazioni degli anni della Dolce vita e alcune realizzate per grandi produzioni internazionali. Tutte le creazioni non sono coperte da teche per concedere ai visitatori di goderne lo splendore, la meticolosa cura dei particolari e la bellezza di questi capolavori sartoriali.
È possibile vedere costumi indossati in film come Guerra e Pace, Matrimonio all’italiana, Il mestiere delle Armi, King Arthur, fino a Marie Antoinette di Sofia Coppola (2006), Robin Hood di Ridley Scott (2010) e Anna Karenina di Joe Wright (2012).
Ci sono costumi di scena indossati da grandi attori come l’abito di seta con cui Sofia Loren abbraccia e bacia Marcello Mastroianni, l’alta uniforme di Vittorio De Sica, il mantello bordato di pelliccia di Ingrid Bergman, un abito da sera di Charlotte Rampling, una giacca di pelle di Carlo Verdone, l’abito da Sissi di Cristiana Capotondi e un abito di paillettes di Scarlett Johansson.
Non poteva mancare poi un omaggio a Federico Fellini e il costumista Piero Tosi: in questa sezione sono presentati gli abiti di plastica della sfilata dell’episodio di Toby Dammit dal film Tre Passi nel Delirio (1968), la cui realizzazione è stata innovativa per l’epoca e che non sono quasi mai stati esposti per la loro delicatezza e estrema rarità.
Chiude il percorso un omaggio a Torino e al Museo del cinema: un fantasmagorico abito ispirato alla Mole che riunisce tutte le lavorazioni più preziose cui la storica sartoria ha dato vita nella sua storia.