“Così mi parve da luce rifratta” a Binaria Gruppo Abele all’interno della rassegna “Luci d’Artista 2020”

Così mi parve da luce rifratta

La lettura dei versi di Dante “Così mi parve da luce rifratta…” consente di ampliare il senso metaforico e poetico del tema della luce, per giungere a riflessioni condivise sul futuro del mondo e dell​’​umanità, che oggi appaiono come priorità assolute.

Si può sintetizzare così il concept dell​’installazione luminosa “Così mi parve da luce rifratta”, accesa dalle 16,30 di oggi, giovedì 3 dicembre, a Binaria Gruppo Abele, in via Sestriere 34, a Torino, che evoca un fantasmagorico albero, rappresentativo della complessità contemporanea e della capacità di considerare l​’​arte e la creatività come strumenti utili alla promozione del benessere per tutti.

L’iniziativa è pensata e condivisa dal Dipartimento Educazione Castello di Rivoli con il progetto famiglie dell’Associazione Gruppo Abele Onlus, con cui il Dipartimento Educazione collabora dal 2018 per la condivisione di progetti di accoglienza e inclusione.
L’installazione è composta di elementi modulari utilizzando un materiale di recupero ecosostenibile e riflettente, interagisce con la luce naturale riflessa e con le condizioni ambientali circostanti, evocando il tema del Natale come festa della luce, inoltre assume una valenza filantropica: con il suo riverbero luminoso intende rappresentare l’impegno e la generosità di quanti sosterranno il Gruppo Abele nel progetto di apertura di una comunità protetta per mamme e bambini.

L’installazione è all’interno del programma di Luci d’Artista 2020.

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