È aperto il bando della quarta edizione del Mario Merz Prize, il Premio biennale nato con l’intenzione di individuare, attraverso la competenza di una fitta rete internazionale di esperti, personalità nel campo dell’arte e della musica.
Venerdì 18 dicembre 2020 scade il termine per concorrere alla competizione a cui possono partecipare, per la sezione arte, artisti segnalati da curatori, direttori di museo, critici, galleristi o altri membri di associazioni culturali, e per la sezione musica, compositori indicati da istituzioni musicali, interpreti, critici e personalità del mondo della musica. I compositori e gli artisti non possono nominare loro stessi.
I cinque artisti finalisti saranno protagonisti di una mostra collettiva, mentre i cinque compositori finalisti presenteranno un brano da eseguire in un concerto. La giuria di preselezione sarà svelata a bando concluso.
In una fase successiva una giuria internazionale e i visitatori della Fondazione Merz insieme al pubblico digitale attraverso il sito web sceglieranno i vincitori.
La giuria internazionale è composta da: Manuel Borja-Villel (Direttore Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid), Lawrence Weiner (artista), Massimiliano Gioni (Direttore Artistico New Museum, New York – Direttore artistico Fondazione Trussardi, Milano) e Beatrice Merz per la sezione Arte e da Helena Winkelman (violinista e compositrice), Thomas Demenga (violoncellista e compositore), Derek Han (pianista) e Willy Merz per la sezione Musica.
All’artista vincitore verrà commissionato un progetto per una mostra personale compositore un brano per orchestra d’archi da eseguire in un concerto e una sonorizzazione di uno spazio museale.
Le precedenti tre edizioni del Premio hanno registrato un alto livello qualitativo e ottenuto un eccellente risultato di partecipazione in termini di candidature e votazioni in entrambe le sezioni. Wael Shawky, Petrit Halilaj e Bertille Bak sono stati i vincitori per la sezione arte e i compositori Cyrill Schürch Geoffrey Gordon e Jay Schwartz i vincitori della sezione musica.
Bertille Bak sarà protagonista di una mostra personale alla Fondazione Merz nel 2021 mentre Jay Schwartz presenterà il suo brano in un concerto.
Il Mario Merz Prize, istituito nel 2013, con la volontà da un lato di ricordare la figura di Mario Merz e dall’altro di avviare un nuovo progetto che sia proiettato verso il futuro dell’arte e che permetta di individuare, attraverso un sistema di candidature da parte di una fitta rete internazionale di esperti nel campo dell’arte e della musica, artisti e giovani compositori di musica contemporanea di media carriera Il progetto, a cadenza biennale, vuol dar vita a una programmazione espositiva e di attività musicale in Italia e in Svizzera. La scelta di gemellare due nazioni è scaturita proprio dalle caratteristiche dei due Paesi: entrambi centri di produzione e di cultura. La Svizzera rappresenta l’origine e la nazionalità dell’artista e l’Italia la sua nazione d’adozione e il luogo di creazione.
Con la ferma certezza che l’arte rappresenta la libertà di pensiero senza confini e che attraverso di essa si rafforza l’autodeterminazione e la libera circolazione della cultura e delle idee, il premio sarà dedicato a coloro che nutrono la giusta volontà di perseguire le proprie ricerche al di là delle opposizioni derivanti dall’appartenenza politica, sociale, geografica.
Dopo aver analizzato i processi artistici degli ultimi due decenni caratterizzati da una particolare attenzione ai mutamenti storici, sociali e politici, e avendo la coscienza che il ‘mondo creativo’ ha tra le sue missioni quella di portare all’attenzione dell’umanità la riflessione poetica sull’appartenenza, sono state individuate le caratteristiche di internazionalità, energia e innovazione, profondità e generosità, da rintracciare nell’opera e nel percorso individuale degli artisti e dei musicisti selezionati per le short list al cui interno le giurie internazionali decreteranno i vincitori.