Il fine settimana del Torino Jazz Festival: Roberto Cecchetto, Trixie Whitley, Kay Tempest e Ramon Moro

18 giugno Trixie Whitley photo by Kylie Coutts

Prosegue venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 giugno, con un appendice lunedì 20 giugno, la decima edizione del Torino Jazz Festival.

Venerdì 17 giugno, alle OGR, produzione originale, quattro artisti che hanno saputo ritagliarsi un proprio spazio attraverso un linguaggio unico: Jan Bang è il ‘signore delle macchine’, producer tra i più amati al mondo, Arve Henriksen, caposcuola del sound norvegese, alla tromba evoca gli echi dei fiordi mentre i timbri originali di Roberto Cecchetto fanno di lui un elemento essenziale al gruppo. Il gesto, l’azione e il silenzio sono tratti caratterizzanti del percussionista e del performer totale Michele Rabbia. Sempre alle OGR, Jason Lindner con Now Vs Now, in questa occasione, appositamente ideata per il TJF 2022, il trio ospita il chitarrista, polistrumentista e compositore Kurt Rosenwinkel, collaboratore tra gli altri di Brad Meldhau e Donald Fagen insieme al talento in ascesa della producer e songwriter partenopea LNDFK.

Sabato 18 giugno, alle OGR, il TJF accende i riflettori su Trixie Whitley, giovane cantante, batterista, bassista, tastierista e autrice di talento, già front-woman del gruppo di culto Black Dub di Daniel Lanois e figlia del songwriter Chris Whitley, con cui ha debuttato da bambina, suonando dal vivo e registrando in molti suoi album. Ha collaborato con star della musica internazionale da Robert Plant a Marianne Faithfull, passando per Me’shell Ndegeocello. Per la sua prima’ italiana porta a Torino il suo songwriting venato di mille influenze, tra elettronica blues, rock e jazz.

Alle 21,30 alle OGR, l’unica data italiana di Kay Tempest. Performer, rapper, writer, voce riconosciuta delle inquietudini giovanili, ha vinto numerosi premi per le sue opere poetiche, narrative e musicali (Leone d’argento nel 2021 alla Biennale Teatro di Venezia). Il suo romanzo d’esordio The Bricks That Built the Houses è stato un bestseller del Sunday Times e i suoi album sono stati nominati per il Mercury Music Prize. Kae Tempest a Torino presenta in prima nazionale il nuovo album, TheLine Is A Curve, un lavoro che si interroga a fondo sul senso della vita.

Domenica 19 giugno il Torino Jazz Festival chiude l’edizione 2022 con un’escursione al Castello di Rivoli, in collaborazione con Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Il trombettista e compositore Ramon Moro, suona in solo una composizione originale, ideale colonna sonora per le opere esposte al III piano Manica Lunga, parte della mostra Espressioni con frazioni. alle OGR, grande chiusura con un’altra prima nazionale, Jimi Tenor e UMO Helsinki Jazz Orchestra.

Artista con un’impronta stilistica di confie, il trombettista e compositore Ramon Moro si caratterizza per un suono visionario e immaginifico. Grazie alla sua sensibilità nell’interagire con altre forme espressive, Moro vanta diverse collaborazioni tra cinema, danza e arte contemporanea. In questa occasione suona in solo una composizione originale, ideale colonna sonora per le opere esposte al III piano Manica Lunga, parte della mostra Espressioni con frazioni, al Castello di Rivoli.

Jimi Tenor è un talento eclettico. Il compositore e polistrumentista finlandese suona sassofoni, flauti, tastiere, strumenti di propria invenzione ed è contemporaneamente fotografo, regista, disegnatore di moda. Tenor aggiorna costantemente gli ingredienti mescolando il tecno jazz degli esordi all’elettronica dalle sfumature pop dei dischi successivi, fino all’afrobeat.

La UMO in Finlandia è un’istituzione: dal 1975 ha registrato 60 album, agisce come una sorta di orchestra nazionale di jazz e collabora con oltre cento artisti ogni anno, proponendo un repertorio vario, trasversale. Quando la UMO e Tenor si incontrano accade sempre qualcosa di straordinario.

Festa finale del Festival domenica sera 19 giugno, dalle 23, con il TJF PARTY JAM all’Amen bar.

Un appendice lunedì 20 giugno, con un evento speciale al Cinema Massimo, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, The Migration Dance Film Project di Marlene Millar e Sandy Silva (Canada).

Il Migration Dance Film Project nasce dalla settennale collaborazione creativa tra due artiste pioniere nel rompere le convenzioni proprie alle rispettive pratiche artistiche: la regista di film di danza Marlene Millar e la coreografa di danza percussiva Sandy Silva. Un’esplorazione attraverso 7 cortometraggi, con una trama ancorata al tema della migrazione, che seguono un cast di dieci danzatori-cantanti in cui lo spettatore viene avvolto da canto, ritmo e movimento in un viaggio poetico, musicale, fisico e visivo.

La visione dei film è introdotta da un incontro con le autrici a cura dell’Associazione COORPI.

Biglietteria: Urban Lab, piazza Palazzo di Città 8/F, aperta tutti i giorni  fino a domenica 19 giugno

Info 011.01124777 nei giorni e negli orari di apertura della biglietteria

Tutti gli aggiornamenti su www.torinojazzfestival.it.

Ticket online su www.vivaticket.it

I canali social del TJF

Facebook www.facebook.com/torinojazzfestival/

Instagram www.instagram.com/torinojazzfestival/

Twitter https://twitter.com/torinojazzfest

YouTube www.youtube.com/user/torinojazzfestival

Flickr www.flickr.com/torinojazzfest

La pagina dello SPECIALE TORINO JAZZ FESTIVAL 2022