Le pietre d’inciampo, per non dimenticare, nel “Giorno della Memoria”

Le “pietre di inciampo” (Stolpersteine) sono un monumento diffuso e partecipato ideato e realizzato dall’artista tedesco Gunter Demnig per ricordare le singole vittime della deportazione nazista e fascista.

Per ricordare le singole vittime del nazionalsocialismo, l’artista produce piccole targhe di ottone poste su cubetti di pietra che sono poi incastonati nel selciato davanti all’ultima abitazione scelta liberamente dalla vittima.

La targa riporta “Qui abitava…”, il nome della vittima, data e luogo di nascita e di morte/scomparsa.

Le pietre d’inciampo restituiscono la storia personale, ridanno nome a chi ne fu privato per via dell’applicazione dell’ideologia nazifascista e ricostruiscono, al tempo stesso, la storia delle città secondo i diversi luoghi da cui furono costretti ad allontanarsi o in cui vennero arrestati, o in cui risiedevano prima di scegliere la lotta partigiana, i deportati nei Lager nazisti.

Per Torino e il Piemonte, le vittime sono i resistenti, gli ebrei, gli oppositori politici, i partecipanti alla “resistenza civile” e alle lotte nei luoghi di lavoro.

Sono 122 le Stolpersteine in città. Oggi, mercoledì 27 gennaio, per il Giorno della Memoria, ne verranno posate 8 nuove, in corso Vercelli 121, via Bava 43, via Parma 24, via Campana 19, corso Matteotti 53, via Cibrario 104, corso Regina Margherita 128.

Uno spettacolo dedicato alle Pietro d’inciampo verrà trasmesso in streaming, sempre oggi, mercoledì 27 gennaio, alle 19, sulla pagina Facebook del cineteatro Baretti. 

L’iniziativa per l’installazione di una pietra d’inciampo parte da chiunque – singoli cittadini, associazioni o enti – desideri ricordare una vittima. Non sono quindi le istituzioni a scegliere chi ricordare ma i singoli committenti, mediante una richiesta diretta di cui si fanno portatori.

Stolpersteine è il monumento dal basso più diffuso a livello europeo: sono state posate finora più di 80mila pietre in oltre 1800 città di 26 Paesi.

La mappa online delle “Pietre d’inciampo” a Torino.

Più informazioni sul sito del Museo Diffuso della Resistenza.