Per la nostra rubrica Artscapes, la video intervista a Tobias Rehberger, protagonista di Luci d’Artista 2021 con “My noon” nel cortile dell’Istituto Comprensivo King-Mila

ARTSCAPES # 35 – FILES – a cura di Marco Aruga: Tobias Rehberger “Il dubbio dell’arte”

 

 

Per l’edizione 2021 / 2022 di “Luci d’artista” a Torino, l’opera “My noon’ – l’orologio al tempo stesso “astratto e concreto” di Tobias Rehberger -, occupa il cortile dell’Istituto Comprensivo King-Mila, in via Germonio 12 (Circoscrizione 3).

Rompere le barriere è quasi un compito istituzionale per gli artisti, e non fanno eccezione quelle tra le discipline. Agli occhi di un artista moderno e indagatore appaiono subito artificiose: dove regna l’idea, vederla costretta per usi e costumi invalsi — ma che possono certamente essere messi in discussione — sembra certo ridurla, costringerne il potenziale, mentre deve essere lasciata correre, libera di trovare la propria strada.

Tobias Rehberger lo si trova a lavorare su piani che intersecano materie ortodosse quali arte, architettura e design, e che le uniscono, per progetti dal carattere molto particolare. O lo si coglie ad usufruire dei linguaggi delle discipline “altre”, per meglio comprendere e porre in azione le sue carte nel discorso artistico.

L’artista scherza con i meccanismi della percezione, la mette in gioco, creando ambienti dove corrono e si spezzano linee geometriche e colorate, destabilizzanti e rifuggenti da ortogonalità e regolarità. Dinamico, postfuturista, hyper-optical, il reticolo proposto dall’artista nasconde le reali proporzioni dell’ambiente e ne confonde i tratti distintivi, ma ne svela proprietà insospettate.

Il gioco di celare e svelare prosegue: una nave da guerra assume i colori camouflage in uso nella prima guerra mondiale, e così accadrà per il suo “gioco” nell’industria della moda, la sua collaborazione con MCM, mentre una parete di piastrelle colorate dissimula, come grandi “pixel”, immagini di scene “equivoche”, in piena luce ed invisibili al tempo stesso.

Oppure sottolinea le ambiguità e ribalta la consueta linea di narrazione: gli attori divengono spettatori (letteralmente, in una installazione tenutasi alla Fondazione Prada a Milano), gli oggetti mutano la loro tradizionale disposizione, interrogandoci sulla loro funzione e sulla loro storia, “mettendoci in difficoltà”, in realtà sbilanciandoci quel poco che basta a lasciar intravedere altre possibilità: la destabilizzazione salutare dell’incontro con l’arte sullo sfondo.

Come per l’installazione “My Noon”, per le Luci D’Artista di Torino, dove la scansione regolare del tempo viene rappresentata destrutturata, non dispersa, ma legata ad una chiave gentilmente criptata. Come per le installazioni sparse nel percorso tra la Fondazione Beyeler di Riehen, in Svizzera, e Weil-am-Rhein, in Germania, invito concreto a cambiare prospettiva e “alzare lo sguardo”.

Come quei bambini di inesauribile curiosità, l’arte di Tobias Rehberger — a cui l’aspetto ludico non manca — ci interroga costantemente, ma non in modo pedante o seriale, ma in modo serrato e stimolante. Ė un gran risultato.

Link

On the Trail (about24 Stops) Interview with Tobias Rehberger

https://www.vitra.com/nl-be/magazine/details/on-the-trail

Tobias Rehberger – Mentor Minds – Vimeo

https://vimeo.com/136301778

Salon | Artist Talk | Tobias Rehberger – Art Basel 2016

https://www.youtube.com/watch?v=89DfvSG9aFk

The Future of Art: Tobias Rehberger – 2012

https://www.youtube.com/watch?v=GqRCEGlGsqY

Per altri servizi, interviste e videointerviste di Marco Aruga, potete inserire la parola chiave “aruga” nella pagina di ricerca [search] in alto a destra, o visitare le playlist di Artscapes [https://youtube.com/playlist?list=PLTex8wGlfxcLgjt3fRa-vdEbDUvMvK5PO] e Soundscapes [https://youtube.com/playlist?list=PLTex8wGlfxcLke0GI1NJ1Ke9I9EJbgVT2] nella pagina di Youtube dedicata a ContemporaryArt Torino Piemonte [https://www.youtube.com/user/BlogContemporary]