Sound Quest, festival dedicato al rapporto tra narrazioni sonore, tecnologia e world-building

Si svolge a Torino il 18 e il 19 novembre la seconda edizione di Sound Quest, festival dedicato al rapporto tra narrazioni sonore, tecnologia e world-building.

La seconda edizione presenta performance, concerti e dj-set che affrontano la nozione di trasmissione orale, partendo dalle sue connotazioni storico-mitologiche e arrivando alle possibili derive contemporanee del termine, in particolare agli incalcolabili flussi di contenuti che ogni giorno vengono diffusi e smarriti in rete.

Il festival si apre venerdì 18 novembre alle 17 presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo con The sound has fallen di Vinit Agarwal (IN) e The Lamenters di Eleni Ikoniadou in collaborazione con Viki Steiri (GR, UK).

Sound Quests dialoga con la riflessione sulle politiche dell’ascolto al centro della mostra personale di Lawrence Abu Hamdan Air Pressure (A diary of the sky), che sarà possibile visitare prima dell’inizio delle performance.

Il giorno successivo, sabato 19 novembre, ci si sposta nella suggestiva location del Le Roi, storico dancing club progettato da Carlo Mollino, dove si terranno il live Antwood (CAN) e i dj set di La Niña Jacarandà (CHL / ES) e VIBRISSE (IT). In apertura, un mixtape di musica barocca creato per l’occasione da Francesco Fusaro (IT), tra gli artisti della scorsa edizione.

Sound Quests è realizzato da ALMARE, associazione culturale di base a Torino che si occupa di pratiche contemporanee che utilizzano il suono come mezzo espressivo, con il sostegno di Città di Torino, Ministero della Cultura, Fondazione CRT e Royal College of Arts, Londra.

E’ parte della rassegna The Listeners, organizzata dall’omonima rete informale composta da Almare, Cripta747 e Metamorfosi Notturne.

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