I mesi di luglio e agosto offrono la possibilità di ammirare in città molte mostre che, inaugurate prima del lockdown per il Covid-19, sono state poi “congelate” per i musei chiusi.
Palazzo Madama offre un’interessante esposizione temporanea all’interno del percorso di visita del museo.
Ideata proprio per permettere al pubblico di apprezzare la ricca collezione di argenti del Museo Civico d’Arte Antica, è stata recentemente aperta al pubblico, nella Sala Atelier di Palazzo Madama, la mostra “Argenti preziosi. Opere degli argentieri piemontesi nelle collezioni di Palazzo Madama”. Visitabile sino al prossimo 15 novembre.
La fotografia ha sempre avuto un grande appeal a Torino.
Ne è prova la mostra in corso alla GAM-la Galleria civica d’arte moderna, negli spazi della Wunderkammer: “Forma /Informe. La fase non-oggettiva nella fotografia Italiana 1935-1958″, dedicata alla nascita della fotografia non-oggettiva e informale in Italia.
Visitabile fino al prossimo 27 settembre, permette di scoprire una selezione di 50 stampe vintage e originali in gran parte inedite di sette grandi fotografi, provenienti da importanti archivi italiani e da prestigiose collezioni d’arte internazionali e 23 rare pubblicazioni.
Forma/Informe può essere definita come “Un viaggio al termine della forma” della fotografia italiana del dopoguerra, partendo dalle indagini sul luminismo fotografico di Giuseppe Cavalli (1904-1961) e dalla sperimentazione di Luigi Veronesi (1908- 1998), per poi passare a considerare la fase più compiuta dell’immagine non oggettiva con il grafismo ottico di Franco Grignani (1908-1999), le cosmografie cromatiche di Pasquale De Antonis (1908-2001), la pioneristica ricerca sul materico di Piergiorgio Branzi (1928), fino a esaminare una serie di “scomposizioni” di Paolo Monti (1908-1982) e di Nino Migliori (1926), considerato oggi il protagonista indiscusso dell’informale fotografico empatico del secondo dopoguerra.
Rimanendo in tema, la fotografia è protagonista connaturata a Camera-Centro italiano per la fotografia, dove sino al 30 agosto è aperta al pubblico l’esposizione “Vedere (il) Barocco: lavori in corso”.
Attraverso 70 immagini, la mostra racconta il modo in cui un nutrito gruppo di fotografi – Paolo Beccaria, Gianni Berengo Gardin, Giancarlo Dall’Armi, Pino Dell’Aquila, Giuseppe Ferrazzino, Giorgio Jano, Mimmo Jodice, Aldo Moisio, Riccardo Moncalvo, Ernani Orcorte, Augusto Pedrini, Giustino Rampazzi, Daniele Regis, Roberto Schezen – hanno “guardato” al Barocco, in particolare alle sue architetture, nella Torino del XX secolo.
L’esposizione è stata realizzata in occasione della grande mostra “Sfida al Barocco”, alla Reggia di Venaria Reale.
Negli negli spazi della Citroniera Juvarriana della Reggia sono infatti esposti oltre 200 capolavori provenienti dai più prestigiosi musei e collezioni di tutto il mondo.
Per chiudere questo percorso artistico d’estate a Torino, un suggerimento: tutte le sere, sino al 20 luglio, dalle ore 21 alle 23,30, i quattro lati della cupola della Mole Antonelliana si animano contemporaneamente con uno spettacolo di videoproiezione, altamente innovativo, della durata di 20 minuti.
Un omaggio alla Torino cinematografica, al cinema italiano e alle grandi star internazionali di tutti i tempi.
Uno spettacolo da non perdere. Del resto Torino è “Città del Cinema 2020”, ma di questo ne abbiamo già parlato nello scorso Speciale di Contemporaryart Torino Piemonte “Ciak… è arte!”.