Fino al 12 settembre è fruibile in piazza Bottesini a Torino il quarto appuntamento di Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto, progetto ideato da Alessandro Bulgini e curato, per questa edizione dedicata all’arte islandese, dall’artista Jòn Gnarr.
Nell’alternanza di immagini, forme e ispirazioni dei manifesti 6×3 metri in piazza Bottesini, il caldo mese di agosto accoglierà la stravaganza culinario-fotografica di Elsa Yeoman, artista, politica e cuoca, scoperta dallo stesso Jòn Gnarr e trascinata tra le fila del suo partito “The Best Party”, nel quale Gnarr ha coinvolto tantissimi artisti islandesi nella convinzione che solo l’arte possa, in determinate occasioni, fornire un reale spunto per il cambiamento. La lista di Gnarr ha poi vinto le elezioni comunali di Reykjavík così dal 2010 al 2014 Gnarr è stato Sindaco della capitale dell’Islanda e la Yeoman ha svolto il ruolo di assessore alla Cultura.
Sulla sua opera Elsa Yeoman dice: “Quello che faccio e penso è cibo. Amo tutto ciò che lo riguarda: il gusto, l’aspetto, il modo in cui fa sentire le persone. I miei lavori ruotano intorno al concetto di cibo e mi piace trovare modi interessanti per presentarlo agli ospiti, con colori, consistenza e colpi di scena divertenti. ‘Be My Guest’ è un modo di dire che di solito si usa per dare, educatamente, il permesso a qualcuno di fare qualcosa. Quindi, creare qualcosa che per decenni ha avuto un certo aspetto e farlo sembrare completamente diverso è il mio obiettivo. Rompere le tradizioni e vedere la reazione delle persone è ciò che cerco. Prestare attenzione a come ci si sente quando si guarda il piatto. È sempre una questione di reazione. È stato lo scrittore Marco Gavio Apicio, il buongustaio romano del I secolo, a pronunciare la frase ‘Si mangia prima con gli occhi’. E credo che sia ancora vero, o che lo sia sempre stato. Il foraging – la ricerca di cibo nutriente – è una delle funzioni più importanti del cervello. E in noi esseri umani, questa attività si basa principalmente sulla vista.”
L’artista opera in modo semplice ma efficace, partendo dal cibo, abbatte le frontiere date dalle consuetudini e dalle tradizioni. Un’opera che entra nella nostra quotidianità per scardinarne le certezze; minare le sicurezze prima di tutto visive ci predispone al “diverso”, perché i cambiamenti più profondi partono da ciò che ci è più vicino.
“Quindi, accomodatevi pure e godetevi l’opera” – conclude l’artista.
Il progetto artistico di Opera Viva, il Manifesto ha portato, dal 2015, in Barriera di Milano a Torino più di 40 artisti, italiani e stranieri, interpreti dello spazio pubblico di 6×3 metri (Cimasa 50530) in piazza Bottesini.
Biografia Elsa Yeoman
Ho 50 anni. Nata a Reykjavík, in Islanda, da padre americano e madre islandese.
Ho studiato ebanisteria e disegno e ho lavorato come tale per la maggior parte dei miei 20 e 30 anni.
Nel 2010 sono stata trascinata in politica da Jón Gnarr e ho trascorso otto anni nel consiglio comunale. Sono stata responsabile della cultura e del turismo, presidente del consiglio comunale e ho fatto parte di numerosi consigli.
Tuttavia, la mia più grande passione è sempre stata il cibo. A 16 anni ho aperto una pizzeria a Reykjavík con mio padre. La prima cosa che mi viene in mente quando mi sveglio è cosa preparare per cena. Nel corso dei molti lavori che ho avuto, la mia valvola di sfogo creativa è sempre stata il cibo.
Attualmente lavoro in un rifugio per donne a Reykjavík, dove il buon cibo guarisce.
Opera Viva, il Manifesto, 8° edizione
Un progetto di Alessandro Bulgini
A cura di Jòn Gnarr
Maggio – Novembre 2022
4° artista: Elsa Yeoman
Be my guest (2022)
10 agosto – 12 settembre 2022
Flashback, l’arte è tutta contemporanea
10° edizione, He.art
3/6 novembre 2022, h. 11/20
Flashback Habitat, corso G. Lanza 75, Torino, Italia
Con il Patrocino della Città di Torino
Con il Contributo della Camera di Commercio di Torino e Fondazione CRT
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