La merce esposta sugli scaffali dei supermercati ha una logica, che attrae noi, in quanto consumatori, stimolati da messaggi che il nostro cervello riceve e induce all’acquisto.
Questa scienza che ci induce a comprare è il neuromarketing e questi studi sulle procedure di acquisto dei consumatori sono un campo che ha affascinato l’artista Cosimo Veneziano. In collaborazione con il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università IULM di Milano, Veneziano ha realizzato nell’ultimo anno un lavoro trans-disciplinare sull’uso delle biotecnologie in ambito agroalimentare, proprio per riflettere sulle procedure di acquisto dei consumatori.
La mostra di Cosimo Veneziano, nella Project Room di CAMERA -Centro Italiano per la Fotografia (via delle Rosine 18, a Torino) presentata da Walter Guadagnini, a cura di Beatrice Zanelli e Vincenzo Estremo, dal titolo BIOMEGA Multiverso, sarà visitabile dal 20 febbraio al 29 marzo 2020. L’inaugurazione stasera alle 19.
La mostra fa parte del progetto BIOMEGA iniziato nel 2018 con il sostegno della Compagnia di San Paolo, nell’ambito del Bando ORA! Produzioni di Cultura Contemporanea.
Cosimo Veneziano ha realizzato BIOMEGA Multiverso, un’installazione composta da serigrafie e ricami su tessuto, in dialogo con una coppia inedita di vasi in ceramica. Le sculture sono state realizzate con la tecnica dell’ingobbio a partire dall’osservazione di una fotografia di un oggetto legato alla tradizione agricola, di cui si è perso l’uso, archiviata presso la Fondazione Museo Ettore Guatelli di Ozzano Taro Collecchio (PR).
L’intero lavoro riflette sulla percezione visiva, con l’obiettivo di indurre il visitatore a interrogarsi su quanto essa possa influire sulle sue scelte quotidiane di fruitore e consumatore, e della sua attuale applicazione nel campo delle neuroscienze.
Tecniche artistiche tradizionali, quali la serigrafiae il ricamo, sono poste a confronto con le nuove tecnologie. È infatti attraverso l’utilizzo dell’eye tracker, usato dai laboratori di neuromarketingper tracciare i movimenti oculari automatici e continui, che Veneziano conduce lo spettatore verso nuove letture del visibile. In una condizione di globalità dell’immagine, la fotografia e la relativa storia si inseriscono in un regime visuale e percettivo più ampio nel quale produzione, circolazione e distribuzione delle fotografie costituiscono una rappresentazione iconica che rivela come i saperi vengano veicolati dalle immagini. L’attenzione verso tecnologia e neuroscienza porta chi osserva ad indagare l’immagine nella sua grammatica, nell’intrigante tentativo di comprendere cosa si nasconda dietro il visibile e il rappresentabile, attraverso la rappresentazione dell’invisibile. L’opera, studiandone i codici, analizza l’espressione culturale della fotografia. Quest’ultima svela quelle forme emozionali e biologiche che guidano, orientano e talvolta influenzano la conoscenza.
Cosimo Veneziano (Moncalieri, 1983) vive e lavora a Torino dove ha co-fondato la residenza Internazionale Progetto Diogene, nata nel 2007. La sua pratica è caratterizzata da un’ampia attività di ricerca e workshop legata alla lettura degli archivi e si focalizza sullo sviluppo della scultura e del disegno in stretta correlazione con i luoghi che li hanno ispirati. Tra le mostre personali si ricordano: Rompi la finestra e ruba i frammenti!, AlbumArte, Roma, 2018; Petrolio, MEF -Museo Ettore Fico, Torino, 2016; Verso occidente l’impero dirige il suo corso, Galleria Alberto Peola, Torino, 2014; Monochrome, Villa Strauli, Winterthur, 2015; Los contrabandistas copiaron una escultura de mucho valor, Lugar a Dudas, Cali (Colombia), 2013; Cattedrale, Careof DOCVA, Milano, 2013; L’epoca delle passioni tristi, Tirana Institute for Contemporary Art, Tirana, 2011. Oltre ad aver partecipato anche a numerose mostre collettive, la sua produzione si è sviluppata verso l’ideazione di opere nello spazio pubblico, tra le quali il monumento dedicato a Pinot Gallizio e Constant ad Alba (2016), i progetti per Nuovi Committenti a Rovigo (2017) e Dencitya Milano (2015). L’artista è rappresentato dalla Galleria Alberto Peola di Torino.
CAMERA -Centro Italiano per la Fotografia Via delle Rosine 18, Torino
La mostra è aperta tutti i giorni dalle 11 alle 19, giovedì apertura prolungata alle 21. Martedì chiuso.
Le mostre in Project Room sono ad ingresso gratuito.