CAMP(vs)HOST. PER UNA NUOVA GRAMMATICA DELL’AGIRE CIVICO, PRATICHE DI OSPITALITÀ TRA ARTI E ATTIVISMO
Oggi, martedì 14 luglio, alle 18, in diretta streaming sul canale Youtube del Castello di Rivoli.
Cosa si intende con il termine ospitalità? Qual è il rapporto tra chi ospita e chi viene ospitato? La reciprocità che la lingua italiana assegna a questo rapporto, al punto da saldarlo in un’unica parola, come sopravvive e si manifesta nelle attuali pratiche? Queste e altre questioni, cruciali rispetto alle crescenti condizioni di ingiustizia sociale, marginalità e povertà diffuse a tutti i livelli, da quello locale delle nostre periferie urbane a quello globale delle popolazioni migranti, sono affrontate in un seminario condotto da Francesco Careri con la partecipazione di Lorenzo Romito, dell’artista palestinese Sandi Hilal, del politologo francese Sébastien Thiery, di Maurizio Cilli e Stefano Mirti.
Francesco Careri e Lorenzo Romito sono cofondatori di Stalker. Dal 1995 sviluppano pratiche che interrogano l’abitare e la città nelle sue condizioni residuali e periferiche, all’incrocio tra sperimentazione artistica, riflessione teorica e azione civile e politica. Tra le più emblematiche di Stalker, figura la pluriennale esperienza di Ararat con i rifugiati curdi a Campo Boario a Roma (1999-2007). Tra i loro progetti più recenti, C.I.R.C.O. Casa Irrinunciabile per la Ricreazione Civica e l’Ospitalità, a cura di Francesco Careri per il corso di Arti Civiche dell’Università Roma Tre e BURB, la Biennale Urbana nata dalla collaborazione di Lorenzo Romito e Giulia Fiocca con gli urbanisti Andrea Curtoni e Giulia Mazzorin dello IUAV di Venezia.
Sandi Hilal è artista, architetta, ricercatrice e autrice di programmi sperimentali di educazione. Con Alessandro Petti ha fondato Campus in Camps nel Dheisheh Refugee Camp di Betlemme e co-dirige DAAR Decolonizing Architecture and Art Residency. In Svezia, nel 2016, ha avviato con una comunità di rifugiati il progetto Al Madafeh / Living Roomincentrato sul diritto ad ospitare.
Sébastien Thiery è politologo e membro del comitato di redazione della rivista “Multitudes”. Nel 2012 ha fondato con Gilles Clément le PEROU il Pôle d’Exploration des Ressources Urbaines. Ha pubblicato numerosi libri ed è borsista all’Accademia di Francia – Villa Medici a Roma, dove sta lavorando alla candidatura dell’atto di ospitalità a Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità UNESCO.
Maurizio Cilli è un architetto e artista che sperimenta interventi di interpretazione dei fenomeni di trasformazione dei territori. Nel 2020 ha pubblicato Senza casa senza cosa, da un’indagine avviata alla Triennale nella mostra 999 domande sull’abitare contemporaneo a cura di Stefano Mirti, con il quale ha ideato Bottom Up!, ultima edizione del Festival di Architettura di Torino. Stefano Mirti è progettista, tra i massimi esperti di Interaction Design in Italia. Cofondatore di Id-lab, svolge da sempre attività di insegnamento ed è direttore della Scuola Superiore d’Arte Applicata di Milano.
COMP(H)OST è basato su un’idea di Marianna Vecellio e Sofía Hernández Chong Cuy ed è curato da Francesca Comisso e Luisa Perlo per a.titolo, Marianna Vecellio per il Castello di Rivoli, Lorenzo Gigotti, Valerio Mannucci e Valerio Mattioli per NERO.
Diretta streaming sul canale Youtube del Castello di Rivoli.
La documentazione dei precedenti appuntamenti di COMP(H)OST è online sul sito dedicato.