“Che cosa conosciamo attraverso le immagini?” ultima conferenza della mostra “Mario Giacomelli e Giacomo Leopardi. Poetare per immagini” al Centro PHOS

Che cosa conosciamo attraverso le immagini? è il quinto ed ultimo appuntamento con il programma di conferenze organizzate in occasione della mostra Mario Giacomelli e Giacomo Leopardi. Poetare per immagini.

Lunedì 24 gennaio, alle 19, presso Centro PHOS, via Giambattista Vico 1, Torino

“Che cosa conosciamo attraverso le immagini?”, è un approfondimento delle caratteristiche del linguaggio iconico e alla domanda su quale idea di verità sia possibile attribuire alla fotografia e alle forme di espressione visiva contemporanee.

L’idea sottesa all’iniziativa di Phos è infatti che proprio la fotografia possa rivelarsi un medium ideale per affrontare quel fenomeno complesso e intrinsecamente interdisciplinare che è la cultura, fotografica e non. Il programma di conferenze intende attualizzare il discorso che Mario Giacomelli, ha svolto in relazione ai testi poetici cui si è ispirato.

Nello specifico le immagini in mostra, 34 vintage del 1964, furono realizzate per il programma “Telescuola”, nel contesto di un’operazione didattica condotta tramite il mezzo televisivo. Il proposito è ora quello di interrogarsi su come nel presente, in maniera ancor più evidente, parole, immagini, significati e, di conseguenza, semiologia, estetica e filosofia, siano discipline che si intrecciano e talvolta si sovrappongono, lasciando sfumare i propri confini.

La conferenza è condotta dai relatori: Guido Brivio e Federico Vercellone (entrambi dell’Università di Torino) e riguarderà i seguenti temi:

  • al di là del contenuto immediatamente esibito dalle immagini, quali significati è dato di trasmettere tramite il loro aspetto formale? Quale la specificità del linguaggio iconico, e segnatamente fotografico, rispetto a quello verbale?
  • a fronte della perdita di fiducia nell’esistenza di fatti semplici e obiettivi e in un loro diretto rispecchiamento nell’opera, in quale maniera le manifestazioni artistiche possono partecipare costruttivamente ad una riflessione sui problemi della contemporaneità?

    Guido Brivio
    Specialista di estetica e pratiche filosofiche, ha studiato a Torino, Lisbona, Ginevra e Parigi e svolge la sua attività di insegnamento e ricerca presso l’Università di Torino. È autore di numerosi saggi di estetica e teoria dell’immagine, tra le sue ultime pubblicazioni, per Moretti & Vitali, Libertà dell’amore (2014), Il labirinto di Narciso. Sade e Nietzsche nei simulacri di Pierre Klossowski (2015), Paradossi di Afrodite. Origine, eros, immagine (2017), Architetture dell’invisibile. Roger de Montebello e la verità in pittura, (2020, testo italiano, francese, inglese) e per Galilée (Paris), Kairos Melancolia (2018, testo italiano, francese, inglese). È membro della SIE (Società Italiana d’Estetica) e della SISR (Società Italiana di Storia delle Religioni) ed è impegnato in un progetto di ricerca, teorico e sperimentale, sulla diffusione delle pratiche filosofiche nella vita civile.

    Federico Vercellone
    Professore di Estetica presso l’Università di Torino, è membro del Comitato Esecutivo della IAA (Associazione Internazionale di Estetica) e vicepresidente del Centro Studi Arti della Modernità.
    Ha fondato a Torino il CIM (Centro Interuniversitario di Ricerca sulla Morfologia) di cui è direttore e fa parte del comitato editoriale di molte riviste nazionali e internazionali.
    I suoi studi vertono attualmente sulla teoria dell’immagine, i visual studies, la nozione di morfologia, fornendo un approccio multidisciplinare ai concetti di forma, immagine e fenomeno.
    Tra le sue più recenti pubblicazioni: Oltre la bellezza (il Mulino, 2008), Pensare per immagini (Bruno Mondadori, 2010), Le ragioni della forma (Mimesis, 2011), Dopo la morte dell’arte (il Mulino, 2013), Il futuro dell’immagine (il Mulino, 2017), Simboli della fine (il Mulino, 2018), Glossary of Morphology (Springer, 2020), L’archetipo cieco (Rosenberg & Sellier, 2021), Bilddenken und Morphologie (DeGruyter, 2021).