Da Tonin Gallery (via san Tommaso 6 Torino) apre la mostra di Italo Bressan.
Opening giovedì 3 novembre ore 15/19
La mostra si svolge dal 3 novembre al 9 dicembre
Apertura dalle 10,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 19 dal lunedì al venerdì, sabato su appuntamento
Il lavoro di Bressan è sempre stato segnato da una profonda attenzione ai processi di costruzione dell’immagine attuata attraverso le manipolazione e la continua interrogazione del colore, tanto delle sue potenzialità fisiche quanto degli spazi espressivi e concettuali che possono realizzarsi all’interno del quadro.
La sua è una pittura che pur risultando estremamente fluida, pare ribadire sempre la sua presenza fisica, ma con una necessità di farsi quasi paro- la, quasi canto. Dico quasi, perché nelle superfici di Bressan il colore vive d’una condizione ambigua; presenza frontale, irriducibile, e insieme elemento inquieto, metaforico, il colore nei suoi dipinti si muove come un’ombra. I suoi piani pittorici non si limitano ad attraversare la superficie definita dal supporto, sia esso una tela, una tavola, una lastra di vetro, ma le coprono progressivamente, ne sondano gl’intervalli, si allungano sullo spazio a disposizione, interrogando il colore nelle sue pause e nelle sue accelerazioni, nelle cancellazioni e nelle stratificazioni, nelle sue aperture e nei suoi possibili sconfinamenti.
Se l’impianto cromatico è gestito con sapienza, e la manipolazione della materia è sorretta da una profonda empatia con la medesima, ciò che sostiene dall’interno la sua pittura, evitandone ogni cedimento manieristico, è la sua natura dubitativa. Quella di Bressan è infatti una riflessione costante sulla pittura e sulla sua capacità di volta in volta di rigenerarsi; letteralmente di riscoprire attraverso i dati del visibile, attraverso la sua trasparenza, lo stupore per uno spazio che pur non rappresentando nulla, porta in sé le tracce di una memoria, di una possibile narrazione, di un divenire insieme fisico e atemporale, reale ed immaginario.
La fisicità del colore nel lavoro di Bressan si mette al servizio di un desiderio; è un segno sospeso, una presenza la cui forza non si esaurisce in un significato determinato ma permane in quanto suggestione. Se “vedere è avere a distanza” – come ha scritto Merleau Ponty – nel lavoro di Bressan questo avere a distanza si attua in un continuo entrare ed uscire dall’opera. Entrare nel colore per meditarlo dall’esterno, costruire il lavoro in una sorta di equilibrio tra prassi, procedimento pratico e processo astrattivo, significa accettare la verità della pittura: un moto continuo di andata e ritorno, uno sconfinamento, un (dolce) naufragio attraverso il reale, ed anche più in là. (Testo di Federico Mazzonelli)
Opening giovedì 3 novembre ore 15/19
La mostra si svolge dal 3 novembre al 9 dicembre
Apertura dalle 10,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 19 dal lunedì al venerdì, sabato su appuntamento
Via San Tommaso ,6. Palazzo Della Chiesa di Roddi. tel +3901119710514 10122 Torino Italia
info@toningallery.com