Ultima domenica, quella odierna, dalle 14 alle 18, per visitare la mostra “6 pittori”, allestita nel Museo Studio Felice Casorati, a Casa Casorati e nelle Project Room, luoghi riconvertiti a spazi espositivi, all’interno del borgo di Pavarolo (TO).
La mostra “6 pittori”, a cura di Société Interludio, nella quale sei giovani pittori contemporanei dell’area piemontese – Luca Ceccherini, Sebastiano Impellizzeri, Giuseppe Mulas, Ottavia Plazza, Giulio Saverio Rossi ed Alan Stefanato – hanno scelto di confrontarsi con gli storici artisti del Gruppo “Sei di Torino, riuniti attorno alla figura di Felice Casorati, tra il finire degli anni Venti e l’inizio degli anni Trenta del Novecento, ha visto un grande afflusso di pubblico nelle otto giornate di apertura: dall’inaugurazione del 2-3 ottobre, è stata visitata da più di 1.000 persone.
Parte del progetto “Memorie e Visioni Contemporanee. Lo Studio Museo Felice Casorati e il Borgo di Pavarolo dialogano con l’Arte Emergente”, a cura del Comune di Pavarolo, in collaborazione con l’Archivio Casorati, il Comitato Scientifico Studio Museo Casorati, presieduto da Francesco Poli, l’Associazione Plug IN, con il coordinamento della Sindaca Laura Martini, realizzato con il sostegno del Comune di Pavarolo, dell’Archivio Casorati, della Regione Piemonte e della Fondazione CRT nel merito del bando Esponente.
In mattinata, alle 11, inaugurazione del “Giardino degli Artisti. Percorso botanico sulla collina di Pavarolo”, con accesso da via del Rubino, alla presenza del Sindaco di Pavarolo, Laura Martini, del curatore del progetto, Edoardo Santoro, della Compagnia di Sanpaolo, di sindaci del neonato Distretto del Cibo del Chierese e dell’assessore regionale Andrea Tronzano.
Alle 11,30 e alle 12,15, visite guidate con il curatore del progetto, Edoardo Santoro, su prenotazione, alla mail turismo@comune.pavarolo.to.it.
Si tratta di un itinerario, adatto a tutti, che mette in risalto piante e paesaggi. Così come arte e natura si fondono in molti dipinti del maestro Casorati e di sua moglie Daphne Maugham, allo stesso modo il terreno del loro studio si trasforma in giardino, ricreando un paesaggio di inizio Novecento, ricco di suggestioni botaniche.
Il percorso, ideato dal curatore botanico, esperto di giardini storici e pavarolese d’adozione, Edoardo Santoro, si snoda attraverso una serie di tappe che evidenziano le principali categorie di piante, le consociazioni vegetali e il forte legame tra arte e natura. La siepe mista composta da biancospino, ligustro, corniolo, crespino ed evonimo ricrea la tipica delimitazione del passato tra campi e terreni. I frutti selvatici permettono di riscoprire piante come peri e meli selvatici, rose di macchia e prugnoli dai frutti ricchi di vitamine e minerali. Il prato da fieno e le aiuole ornamentali sono la tavolozza di colori che ogni anno renderà vario e sempre diverso il grande spazio verde circondato dal bosco.
Il progetto è vincitore del bando “Cittadino Albero”, promosso e finanziato da Compagnia San Paolo.