Flashback. L’arte è tutta contemporanea #2: cinque opere sotto i 10.000 €

Nell’immagine, in alto a sinistra: Marino Marini, Nude study, 1948, inchiostro e acrilico su carta, cm 28.5 x 21.5, courtesy of ML Fine Art – Matteo Lampertico (Milano, Londra). Segue: Nakajima Yasumi, Vaso in bronzo, periodo Showa, 1930, altezza cm 30, Tomobako originale, courtesy of Gilistra Japanese Art (Torino). Segue: Manifattura di Bassano, Coppia di pistole in maiolica, 1750 circa, maiolica, larghezza cm 41, courtesy Callisto Fine Arts (Londra). Sotto a destra: Michael Butterfield, Orologio solare orizzontale, argento inciso e vetro, lunghezza circa cm 8, larghezza circa cm 6.5, courtesy of Il Mercante delle Venezie (Vicenza). Segue: Giovanni Boldini, Figura femminile seduta, 1900-1909, matita su carta, cm 29 x 23, courtesy of Bottegantica (Milano).

L’Arte è tutta contemporanea, episodio #2

Flashback nella sua Edizione Diffusa presenta cinque esempi di opere sotto i 10.000 € che ci raccontano, tramite la forza dell’immagine e l’eclettica ricerca degli artisti, le domande tuttora in essere sui grandi quesiti dell’esistenza.

Partiamo da Michael Butterfield, classe 1635, orologiaio britannico trasferitosi a Parigi intorno al 1663, dove fu nominato ingegnere di re Luigi XIV ed ebbe tra i propri clienti lo Zar Pietro il Grande. L’autore realizza l’Orologio solare orizzontale in argento inciso e vetro, un esemplare circondato dal fascino “del tempo”, dall’alternarsi delle luci e delle ombre, dalla necessità dell’uomo di trovare tramite la scienza le risposte alle proprie domande.

Trasportati nel secolo breve l’incontro è con l’opera di Marino Marini, pistoiese, classe 1901, scultore, pittore e incisore che, mosso da un’esperienza classica, se ne andò poi distaccando, per ricollegarsi a più antichi esempi. L’opera su carta Nude study del 1948 è un chiaro esempio di indagine sulle possibilità espressive della scultura arcaica.

Mentre Giovanni Boldini, ferrarese classe 1842, con il disegno Figura femminile seduta, 1900-1909 ci permette di mettere in luce un aspetto fondamentale nel percorso creativo dell’artista: il disegno. Una tecnica che lo lascia libero di sperimentare nuove soluzioni compositive e approcci stilistici. Tramite questo medium l’artista si abbandona all’impeto della matita assecondando un moto istintivo e imbrigliando l’idea per sintetizzarla in un racconto dinamico fatto al contempo di forza e leggerezza.

Al contempo, in Oriente, Nakajima Yasumi, classe 1877, opera nella produzione di vasi e sculture in metallo così come le altre generazioni della famiglia Yasumi che sono state attive a Osaka. L’opera è un Vaso in bronzo del 1930, periodo Showa con Tomobako originale. Questo periodo è caratterizzato da grandi cambiamenti e innovazioni, in cui l’arte occidentale giocò un ruolo molto importante, ne sono evidente influenza la rarefazione del segno e l’incidenza delle linee nette del modernismo.

Le settecentesche Pistole in maiolica della Manifattura di Bassano, infine, sono l’occasione per riflettere sulla contemporaneità dell’arte in un parallelo concettuale con le opere di artisti come Mona Hatoum che con il ciclo Natura Morta replica le bombe a mano in ceramica, sottolineando ancora una volta quanto trasversale sia nel corso del tempo la necessità di “disinnescare” un certo tipo di simboli.

Nell’immagine, in alto a sinistra: Marino Marini, Nude study, 1948, inchiostro e acrilico su carta, cm 28.5 x 21.5, courtesy of ML Fine Art – Matteo Lampertico (Milano, Londra). Segue: Nakajima Yasumi, Vaso in bronzo, periodo Showa, 1930, altezza cm 30, Tomobako originale, courtesy of Gilistra Japanese Art (Torino). Segue: Manifattura di Bassano, Coppia di pistole in maiolica, 1750 circa, maiolica, larghezza cm 41, courtesy Callisto Fine Arts (Londra).
Sotto a destra: Michael Butterfield, Orologio solare orizzontale, argento inciso e vetro, lunghezza circa cm 8, larghezza circa cm 6.5, courtesy of Il Mercante delle Venezie (Vicenza). Segue: Giovanni Boldini, Figura femminile seduta, 1900-1909, matita su carta, cm 29 x 23, courtesy of Bottegantica (Milano).