“Cosmogonia del nuovo mondo” è l’installazione aerea realizzata da Paratissima per Grandi Stazioni Retail, che tutti i viaggiatori e coloro che transitano dalla stazione ferroviaria di Torino Porta Nuova possono ammirare, nel contesto de “Il Terrazzo”, la nuova Food Lounge di Porta Nuova, inaugurata a metà dicembre.
Il progetto Cosmogonia del nuovo mondo vuole portare tra le persone le tematiche fondamentali del nostro tempo contemporaneo, utilizzando l’arte come volano e linguaggio empatico. Al centro l’ambiente, intreccio inscindibile tra naturale e sociale espresso dal concetto di biosfera: il grande tema globale, urgente, che riguarda tutti, ogni ambito, ogni individuo. Serve un modello di sviluppo comunitario e partecipativo sostenibile, un patto di convivenza che metta al centro i concetti di ecologia e solidarietà.
L’installazione cinetica, che trasforma la hall della stazione di Torino Porta Nuova in una piazza pubblica di incontro e confronto per cittadini e viaggiatori, è una Cosmogonia, un sistema di pianeti, ciascuno affidato a un* artista, ciascuno un approfondimento di un aspetto della nuova modalità dialettica del rapporto circolare e interdipendente tra umanità e natura, che va ridisegnata e messa in pratica senza indugi.
Gli artisti della Cosmogonia sono:
ArtLords – Oh, my beloved country! I will finally build you myself, 2021
I valori dei diritti umani, dell’uguaglianza, della cooperazione e della solidarietà informano i murales del movimento globale ArtLords, nato nel 2014 in Afghanistan e diventato simbolo della resistenza alla guerra attraverso la cultura e l’arte partecipativa. A Torino hanno realizzato un’opera permanente all’ex Cartiera di via Fossano 8, dedicata al diritto allo studio delle ragazze afghane, che ora diventa un pianeta.
Enrica Borghi – Riverbero, 2021
È stata un’artista pioniera nell’occuparsi di riciclo e del ricercare la bellezza nello scarto,
rigenerando con visionarietà umili plastiche di uso quotidiano in opere d’arte. Una delle sfide contemporanee è proprio quella di trasformare i rifiuti, da ingombro e inquinamento per l’ambiente a materiale eco-compatibile e risorsa.
Enrico T. De Paris – Moltitudini, 2021
Riflette sull’individuo e il suo essere nel mondo, inteso come relazione con sé stessi, la
società, l’ambiente. Corpo, mente, anima. Delinea un microcosmo affollato da figure, moltitudini e solitudini che si confrontano con l’altro, la diversità e la pluralità, con le dinamiche interiori, il pensiero e la scienza.
Gioberto Noro – ID-Zone, 2010
La coppia Gioberto Noro affronta il rapporto tra natura e civiltà, fotografie dove architetture abbandonate vengono colonizzate dalla vegetazione. Al centro il tema delle infrastrutture sociali, mai più non-luoghi alieni e alienanti per l’ambiente e per le persone, ma ecosostenibili e integrate nel paesaggio come nel tessuto urbano.
Cristiana Palandri – Mappa di confine, 2021
Rilegge la geografia mondiale in un mappamondo astratto e poetico. Una stratificazione di mappature, spesso invisibili e indefinite ma sensibili, che creano un’immagine mutevole e dinamica del concetto di un nuovo mondo, una pluralità energetica dove tutti gli elementi dovranno aver voce e rispetto.
Seçil Yaylali – Logogrammi del nuovo mondo, 2016-2021
Ha messo a punto un nuovo alfabeto segnico dalla comprensione immediata e
universale, al di là di lingue e culture di appartenenza. Un codice visivo con simboliche azioni virtuose ed etiche, da adottare quotidianamente a livello individuale e collettivo, nella relazione con l’altro e con l’ambiente, in ogni parte del mondo