Il dramma dello sfruttamento minorile nella mostra “7 non rubare: la giusta mercede”

7 non rubare: la giusta mercede”: arte e religione insieme protagoniste per la mostra missionaria dell’artista Massimiliano Ungarelli, presso il Teatro Grande Valdocco di Torino.

Promossa dal Museo Casa Don Bosco, in collaborazione con l’Animazione Missionaria dei Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice del Piemonte e Valle d’Aosta e con l’Ente Regionale di Formazione Professionale CNOS-FAP.

Tema centrale è il settimo comandamento: non rubareMassimiliano Ungarelli mette su tela il dramma dello sfruttamento minorile. Sguardi di bambini a cui è stata rubata l’infanzia. Lo spettatore durante la visita non potrà che sviluppare una visione critica di queste ingiustizie per esaltare invece quella che dovrebbe essere la normalità: la dignità e l’importanza etica del lavoro. Il titolo della mostra “Giusta mercede” ha lo scopo di sottolineare i valori di una vita giusta e gratificante in contrasto con la violenza e la privazione.arte c

Le opere tra sacro e profano dell’artista raccontano le sofferenze, le tragedie e le ingiustizie che accadono nella società contemporanea, ci invitano a riflettere e agire. Questa particolare sensibilità è stata notata da Papa Francesco che non solo ha citato il pittore più volte nelle uscite pubbliche, ma ha inoltre voluto accoglierlo in Vaticano.

Dal 10 al 22 ottobre saranno organizzati dei percorsi didattici per le scuole. Gli allievi avranno l’occasione di guardare al mondo del lavoro sotto un’altra prospettiva e riflettere sui privilegi e sulle belle opportunità che la vita offre, nonostante lo si dia per scontato. Il percorso espositivo si svolgerà all’interno degli spazi del Museo e della Tipografia Storica Salesiana, luoghi particolarmente suggestivi in quanto vera e propria testimonianza della vita di Don Bosco.

7 non rubare: la giusta mercede” è inserita anche nel programma del Festival dei Migranti, a Torino fino al 27 ottobre.

Massimo Ungarelli. Nato a Torino il 21 gennaio del 1968, Massimiliano Ungarelli vive nella provincia sud di Torino, da sempre con la passione per il disegno. Artista autodidatta, artigiano innamorato del disegno in tutte le sue espressioni, ha lavorato come fumettista e illustratore fino al 1998. Dal 2006 si è dedicato alla pittura, in particolare quella figurativa in ambito sacro che coincide, non a caso, con la sua conversione: “Avevo 38 anni quando caddi da cavallo sulla via di Damasco”. Tredici anni dopo, nel 2019, nasceva la sua prima mostra