Il terzo manifesto di Opera Viva Barriera di Milano: Your Country Doesn’t Exist di Libia Castro e Ólafur Ólafsson

Oggi, mercoledì 13 luglio, alle ore 18.30 in piazza Bottesini a Torino, inaugura il terzo appuntamento di Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto, progetto ideato da Alessandro Bulgini e curato, per questa edizione dedicata all’arte islandese, dall’artista Jòn Gnarr. 

Nell’alternanza creativa dei manifesti 6×3 metri in piazza Bottesini, questa sarà la volta del duo spagnolo-islandese formato dagli artisti di fama internazionale Libia Castro e Ólafur Ólafsson, team creativo fuori dagli schemi che porterà a Torino Your Country Doesn’t Exist (Il Tuo Paese Non Esiste), una campagna di progetti artistici iniziata nel 2003 e attualmente in corso.

Y”our Country Doesn’t Exist (Il Tuo Paese Non Esiste)” è un progetto che affronta il tema della cittadinanza ponendo in questione l’identità nazionale.

Il progetto è stato presentato per la prima volta alla Platform Garanti CAC di Istanbul nel 2003, un anno segnato dalle più grandi proteste globali contro la guerra, da allora, Your Country Doesn’t Exist ha viaggiato da una nazione all’altra – Bosnia e Herzegovina, Ungheria, Olanda, Islanda, Stati Uniti – intervenendo in contesti differenti e includendo forme e media diversi come poster, performance musicali, opere video, pubblicità televisive e radiofoniche, sculture, francobolli, opere a pavimento per piazze pubbliche e insegne monumentali al neon per le facciate degli edifici (come alla Biennale di Venezia del 2011).

A ogni trasmigrazione il progetto assume nuove vesti e nuovi significati e in piazza Bottesini si connette strettamente alla storia passata e presente del territorio, un territorio “di tutti”, un territorio di approdo dove la diversità, reale e quotidiana, può rappresentare opportunità e ricchezza. A chi afferma il tuo paese non esiste, rispondiamo che è vero, non esiste, perché in Barriera ciò che stiamo creando è un nuovo mondo, un nuovo paese, ancora in divenire, un paese di tutti.