Torino ospiterà a giugno (dall’11 al 19) la decima edizione del Torino Jazz festival. Per avvicinarsi all’evento, proseguono le interviste di Marco Aruga a grandi nomi del jazz per la rubrica SOUNDSCAPES.
Per SOUNDSCAPES #41 – FILES – ROAD TO TORINO JAZZ FESTIVAL – a cura di Marco Aruga, Uri Caine “L’alchimista”
L’incontro tra musica classica e jazz è spesso visto come uno “scontro di culture”, quasi l’un contro l’altra armate. Tanto strutturata, codificata, pronta ad accogliere “ortodossie” ed espellere le contaminazioni la prima, quanto libera, allergica alle costrizioni, sempre pronta a reinventarsi e rigenerarsi, proprio con le “ibridazioni”, la seconda.
Ma basta un sassolino – ed un esempio – a far saltare questa rigida descrizione: Mozart improvvisava, con piacere e voluttà, si direbbe, così che la “struttura” era un pretesto. Con lui un enorme numero di musicisti del passato, ed il gioco tra composizione e ricomposizione ci accompagna ancora oggi.
Uri Caine non ha mai fatto distinzioni, quanto piuttosto “alchimie”, centro propulsore di progetti che utilizzavano i più diversi materiali, in combinazioni originali e qualche volta considerate ardite. La sua musica rimbalza tra richiami classici, improvvisazione jazz, echi di musica popolare, ma si spingono anche verso hip-hop e drum’n’bass. Così che il passato si unisce al presente più recente, che sia il passato delle musiche a cui si rivolge, od il suo passato – musicale e familiare – che si trova a rivisitare.
Grande eco hanno avuto in particolare i lavori dove si è trovato a rileggere – senza pudori, e con freschezza – gli spunti che gli derivavano da grandi maestri classici, lo stesso Mozart, ma anche Mahler, Bach, Schuhmann, Vivaldi, Wagner, … pescando fior da fiore da una tradizione enorme, che gli era familiare, come quella legata alle suggestioni del mondo klezmer, riviste insieme a compagni di strada quali il “tellurico” John Zorn, o Frank London, o Dave Douglas, o Don Byron.
Ma è un piacere andare liberamente a pescare nella discografia del pianista e compositore di Philadelfia, dove si trovano stimoli e curiosità in grande numero, a cui volentieri vi rimando, per una ricerca personale.
Uri Caine è stato uno degli ospiti dell’edizione 2021 di TJF – Torino Jazz Festival – suonando con – tra gli altri – Andy Sheppard, Furio Di Castri, il Quartetto d’archi del Conservatorio e studenti del Conservatorio per il corso di elettronica, docente Stefano Bassanese, con cui Caine aveva già collaborato in passato. [per info: http://www.torinojazzfestival.it]
LINK
TJF 2021 – Uri Caine / Furio Di Castri / Andy Sheppard “Five visions”
https://www.youtube.com/watch?v=4qh2Azewrsg
Paolo Fresu & Uri Caine – Caruso
https://www.youtube.com/watch?v=XTCi4GxpoYs
Uri Caine – Marcha Turca – Mozart.
https://www.youtube.com/watch?v=g-9ewrADMwg
Uri Caine – The Goldberg Variations – Donostia 2000
https://www.youtube.com/watch?v=37mAvguGIOI
Per altri servizi, interviste e videointerviste di Marco Aruga, potete inserire la parola chiave “aruga” nella pagina di ricerca [search] in altro a destra, o visitare le playlist di Artscapes [https://youtube.com/playlist?list=PLTex8wGlfxcLgjt3fRa-vdEbDUvMvK5PO] e Soundscapes [https://youtube.com/playlist?list=PLTex8wGlfxcLke0GI1NJ1Ke9I9EJbgVT2] nella pagina di Youtube dedicata a ContemporaryArt Torino Piemonte [https://www.youtube.com/user/BlogContemporary]