MY tel Aviv di Ami Shinar al Circolo del Design di Torino

Viene inaugurata il 15 novembre alle ore 18 la mostra MY TEL AVIV di Ami Shinar presso il Circolo del Design di Torino a cura di Ermanno Tedeschi e Vera Pilpoul.

Per la prima volta in Italia una personale di Ami Shinar: l’esposizione racconta la città israeliana vista dagli occhi dell’artista/architetto, dove vengono raccontati, attraverso acquerelli e tele dipinte, i contrasti e i divari che ancora oggi caratterizzano la città. Ecco rappresentate le zone dove vivono i migranti in case fatiscenti, che tanto contrastano con gli scintillanti grattacieli e le bianchissime case Bauhaus.

I 27 dipinti e circa 50 acquerelli sono tutti su Tel Aviv: i suoi vari luoghi, le sue rapide trasformazioni, lo spirito e le persone.

Ami Shinar, artista e architetto, cresce e osserva la sua città, leggendo i contrasti e descrivendoli nei suoi disegni e nelle sue

tele. Dipinge sin dall!infanzia con gli acrilici su tela e il suo ricco corpus di opere contiene dipinti e schizzi che mostrano

un!interessante connubio tra astratto e figurativo. Nei suoi dipinti descrive le architetture e la vita che scorre nella città come fosse sangue nelle sue arterie e sembra voler immortalare i cambiamenti che la metropoli sta vivendo disegnando frammenti urbani. L’artista esprime con forza la sua critica ai diversi sistemi e livelli in una realtà culturalmente e politicamente densa, come, ad esempio, nei dipinti di aree periferiche urbane, che rivelano distruzione e abbandono.

“In questa mostra – spiega il curatore Ermanno Tedeschi – non troverete le immagini classiche e turistiche di Tel Aviv. Davanti a noi ci sono angoli forti nei quartieri meno glamour della città, dove si trovano lavoratori migranti e case fatiscenti all’ombra di torri appena sorte. Le opere ci portano in luoghi dove c’è una storia interessante, un’esperienza interessante, un aneddoto storico e le persone, che fanno di questa città quello che è, quelle persone semplici nei quartieri, nei mercati, i profughi, i lavoratori stranieri, i venditori, i semplici. Le carte, acquerelli liquidi, metà trasparenti, metà opachi e i disegni al tratto offrono uno sguardo speciale su questa città i cui layer, profondità e strati sono il risultato di sovrapposizioni infinite”.

“L’occhio di Shinar – racconta la curatrice israeliana Vera Pilpoul – è attratto dagli spazi tra i grattacieli, dagli angoli nascosti, dai balconi abbandonati e dai tetti con caldaie arrugginite riscaldate dal sole e vecchie antenne. Abbassa poi lo sguardo sui pali elettrici sui marciapiedi, occasionalmente intervallati da alberi. I disegni di Shinar su Tel Aviv sembrano un tentativo di documentare questi strati di materia urbana prima che si dissolvano. La luce della città bianca si riflette nella tavolozza pastello di Shinar che “lava” la città e i suoi edifici, contro una presenza monumentale scura. Nel suo modo sottile Shinar tocca i temi della disuguaglianza sociale. Uno di questi dipinti presenta minuscole figure umane disperse in perfetto ordine che osservano attentamente la distanza sociale. Queste figure sembrano segnare lo spazio pubblico, mentre gli edifici della città sembrano inghiottirle o addirittura minacciarle. Ciascuna di esse riflette l’esperienza urbana radicata nel paesaggio urbano condiviso”.

Nelle opere traspare tutta la sua preoccupazione per i rapidi cambiamenti che stanno avvenendo nel paesaggio urbano. L’artista registra con mano sicura le case e i quartieri di Tel Aviv: case che creano una trama eclettica e colorata di strade, piazze, giardini e viali. L’occhio e la mano di Shinar immortalano i residenti dei quartieri meridionali, personaggi colorati che non sono sempre visibili e non sempre hanno voce quotidiana. Allo stesso tempo, nei suoi disegni è evidente anche la preoccupazione per i rapidi cambiamenti in atto di recente nel paesaggio urbano. Il tessuto originario che ha reso la città quella che è, è stato messo in ombra dalle torri che stanno spuntando ovunque. Anche la disuguaglianza tra i diversi strati della società è in aumento.

A completamento della mostra il giorno dell’inaugurazione si svolgerà il talk MY TEL AVIV, che avrà come argomento principale l!indissolubile legame tra architettura e arte visto da diversi punti di vista: da quello artistico della presidente dell!Accademia Albertina di Belle Arti di di Torino Paola Gribaudo, a quello sociale di Cristiano Picco, professore della Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, a quello tecnico e commerciale del CEO di Pininfarina Group Silvio Angori.

SCHEDA MOSTRA

TITOLO: MY TEL AVIV di Ami Shinar
A CURA DI: Ermanno Tedeschi e Vera Pilpoul DATA: 15 novembre – 15 dicembre 2022

LUOGO: CIRCOLO DEL DESIGN
Via San Francesco da Paola 17

email: info@circolodeldesign.it

INAUGURAZIONE e TALK: giovedì 15 novembre 2022 ore 18.00

INGRESSO: libero se si è soci del Circolo del Design (costo tessera annuale € 10,00)

ORARI: DA LUNEDì A VENERDì / 14:00 – 19:00
L’accesso al museo segue le normative anticovid vigenti.

MOSTRA ORGANIZZATA DA: Associazione Culturale Acribia in collaborazione con
Circolo del Design

CON IL PATROCINIO DI:

CON IL PATROCINIO della Fondazione per l’architettura/Torino

CON LA COLLABORAZIONE DI:

info@circolodeldesign.it associazione.acribia@gmail.com http://www.ermannotedeschi.com/

AMI SHINAR

Artista e architetto, nato e residente a Tel Aviv, in Israele, si è laureato in Architettura e Pianificazione Urbana al Technion, ha esercitato la professione a Boston e al suo ritorno in Israele è stato nominato Capo Architetto del Ministero delle Abitazioni e delle Costruzioni.

Ami ha sempre praticato l!arte, parallelamente all!architettura, soprattutto la pittura e il disegno. Tra i suoi insegnanti d!arte figurano Itzhak Danziger, Yoav Barel, Rafi Lavie, Gad Ullman e Zvi Lachman. Ha studiato pittura presso la Museum of Fine Arts School di Boston. I dipinti e i disegni di Ami Shinar ritraggono il tessuto urbano in continua evoluzione (come nella serie Tel Aviv scapes) e il suo quartiere (serie Suzuki), aree industriali come i moli e le gru del porto di Haifa, paesaggi marini e altro ancora.
I ritratti e i paesaggi urbani sono il soggetto principale del suo lavoro. Alcuni sono realizzati con protesta e ironia, ma soprattutto con empatia verso la topografia umana. Si tratta di ritratti disegnati in molte città negli ultimi 30 anni, tra cui Boston, Porto, Tokyo, Pechino, Delhi, Dublino, oltre a diverse città in Italia, Francia, Spagna, Marocco, Grecia, Malta e altri paesi ancora.

Ami Shinar è partner di Mann-Shinar Architects a Tel Aviv, noto studio che ha progettato il nuovo aeroporto Ramon, l’Ambasciata degli Stati Uniti, il Ministero della Giustizia a Gerusalemme, nonché la Biblioteca Nazionale (con gli architetti svizzeri Herzog de Meuron , verso il completamento nel 2023), il lungomare di Haifa e molti altri importanti progetti architettonici e urbani in tutto Israele. Ami era anche il capo degli architetti del Ministero dell’edilizia abitativa.

Quest’anno Ami ha pubblicato il suo libro “Tel Aviv Sketches” con l’autore Avraham Balaban, basato su una mostra a Jaffa nel 2021. Alcune delle immagini del libro saranno presentate a Torino.

Ami Shinar, artista, architetto
e-mail: ami@mann-shinar.com
Sito web arte: https://www.shinarami.com/
Sito web architettura: https://www.mann-shinar.com/ tel. (+972) 522-650-500