Rigorosi anni Settanta

Fino a sabato 8 febbraio, alla Galleria Vigato Arte Contemporanea, ad Alessandria (via Ghilini 30), è possibile visitare la mostra personale di Vittorio D’Augusta.

L’artista, nato a Fiume nel 1937, riminese di adozione, espone alcune opere realizzate negli anni Settanta.

Vittorio D’Augusta ha attraversato la concettualità analitica di quel decennio con un suo originale contributo di riflessione sugli strumenti, sulla funzione e sulle ragioni stesse del “fare arte”, ed anche sulla figura stessa dell’artista, “messa in crisi” – come si diceva allora – dalla contestazione e dalle utopie del Sessantotto.

L’arte, in quegli anni, riscopre una necessità di rigore, di austerità meditativa, monacale, dopo l’esuberanza della Pop/art americana del decennio precedente. Sono anni di disincanto, di una espressività introversa, trattenuta, che produce poesiadi sottile inquietudine. Si avverte la perdita dell’aura delle ultime avanguardie, ma perdura la fiducia nel progetto e nella ricerca.

In questo clima, D’Augusta lavora ancora sull’idea di “quadro”, ma ne altera le dimensioni e le forme in uno sviluppo tridimensionale che investe l’ambiente, “nomina” la pittura nei suoi apparati classici, il cavalletto, la luce, oppure ricorre alla citazione da un passato più o meno recente. Allestisce lastre di ferro attraversate dalla luce pulsante del neon per citare “L’angelo della storia” di Klee, oppure teatralizza un sole di De Chirico.

La Galleria Vigato è aperta dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12,30 e dalle 15 alle 19,30.

Info allo 0131/444190.

L’ingresso è libero.