Space Oddity. Spazi e corpi al tempo del distanziamento sociale

Space Oddity è la mostra con cui la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo riapre al pubblico da venerdì 30 aprile (orario 12-19)

Curata da Irene Calderoni, Space Oddity, non è una semplice mostra, ma una collezione, una storia, un album di immagini e di parole. È una foto ideale di artiste e artisti passati in Fondazione in questi anni. Al tempo del distanziamento sociale, dei lockdown mirati e delle Zone, è concepita come una palestra, un contesto per sperimentare nuovi movimenti, pensieri e relazioni di prossimità con gli altri corpi e con gli oggetti. È un allenamento guidato da 34 opere: un’esercitazione sullo spazio, all’incrocio tra chiuso e aperto, mentale, fisico, virtuale. Affettivo e ostile. Personale e politico. Sono le artiste e gli artisti a suggerire i passi, le evoluzioni, le pause.

Di seguito le artiste e gli artisti che sarà possibile ammirare facendo visita in Via Modane 16:

Micol Assael, Tauba Auerbach, Janis Avotins, Julie Becker, Angela Bulloch, Ludovica Carbotta, James Casebere, Harun Farocki, Fischli&Weiss, Giuseppe Gabellone, Douglas Gordon, Alicja Kwade, Sharon Lockhart, Mark Manders, Babette Mangolte, Esko Mannikko, Paul McCarthy, Kelley Nipper, Diego Perrone, Paul Pfeiffer, Charles Ray, Thomas Ruff, Hans Schabus, Markus Schinwald, Gregor Schneider, Robert Smithson, Avery Singer, Song Tao, Hiroshi Sugimoto, Lynette Yiadom-Boakye, Clemens Von Wedemeyer, Pae White

La prenotazione è obbligatoria e può essere effettuata dal sito www.fsrr.org o mandando una mail a biglietteria@fsrr.org specificando giorno e orario