“Umano molto umano”, a Domodossola 13 ritratti per esplorare la condizione umana

I drammatici mesi appena trascorsi, segnati dalla presenza del Coronavirus, hanno lasciato in ciascuno di noi il ricordo dei volti, profondamente segnati, di chi ha vissuto in prima linea l’emergenza negli ospedali e nelle terapie intensive. Una galleria infinita di “ritratti” fotografici di infermieri e medici capaci di trasmettere un’intensità umana difficilmente dimenticabile.

Ѐ questo il vero senso del fare un ritratto: esplorazione e disvelamento di una condizione umana attraverso l’immagine. Proprio al tema del ritratto è dedicata la mostra “Umano molto umano” che Collezione Poscio propone a Casa De Rodis, raffinata sede espositiva nel centro storico di Domodossola, per l’estate 2020.

La mostra, a cura di Giuseppe Frangi di Casa Testori, si sviluppa come un palinsesto teatrale: i ritratti appaiono in sequenza nella grande vetrina di Casa De Rodis, per 13 settimane a partire da oggi fino all’11 ottobre. Ogni sabato sarà possibile ammirare un nuovo volto, secondo un preciso calendario. I visitatori e i passanti saranno invitati a esplorare e ad approfondire il singolo ritratto grazie a un testo su pannello che, oltre ai dati storici, offrirà una lettura in profondità dell’opera.

L’esposizione è costruita come una mostra “su piazza”, infatti, grazie a una suggestiva soluzione espositiva, i 13 ritratti si affacceranno, naturalmente in riproduzione, dalle finestre di Casa De Rodis sulla centralissima piazza Mercato a Domodossola. Questa modalità favorisce l’osservanza delle limitazioni dettate dal particolare momento che stiamo vivendo.

Ogni settimana si susseguiranno alcune opere di grande importanza come il Ritratto della madre di Umberto Boccioni proveniente dalla Galleria Ricci Oddi di Piacenza, il Ritratto di Mario Alicata, uno dei capolavori di Renato Guttuso. Ad aprire l’esposizione sarà un dipinto realizzato per l’occasione da Barbara Nahmad: Ritratto di un ritratto (COVID-19, Brescia), realizzato a partire dalla foto di Monica Falocchi, capoinfermiera della Terapia intensiva agli Spedali di Brescia, la cui fotografia di Andrea Frazzetta è divenuta simbolo della lotta al Covid ed è stata sulla copertina del New York Times Magazine.

 

Calendario della mostra

11 – 17 luglio: Barbara Nahmad, Ritratto di un ritratto (COVID-19, Brescia)”, olio e smalto su tela, cm150x130 (proprietà dell’artista)

18 – 24 luglio: Ottone Rosai, Ritratto di Ottavio Fanfani, 1946 (Coll. Privata Milano)

25 – 31 luglio: Beppe Devalle, Ritratto di Jo, 2010 (Collezione eredi dell’artista)

1 – 7 agosto: Giovanni Testori, Ritratto di vecchia, 1977 (Collezione Casa Testori, Novate – Mi)

8 – 14 agosto: Filippo De Pisis, Garçon de Boulevards, 1928, (Coll. Privata Milano)

15 – 21 agosto: Carlo Fornara, Ritratto della sorella Marietta davanti alla chiesa del lazzaretto a Prestinone, 1896 (Collezione Poscio, Domodossola)

22 – 28 agosto: Aldo Mondino, Ritratto, 1987 (Coll. Privata, Milano)

29 agosto – 4 settembre: Giosetta Fioroni, Liberty in gabbia, 1969 (Coll. Privata, Milano)

5 – 11 settembre: Mario Schifano, Ritratto di Boccioni, 1985 (Coll. Privata Milano)

12 – 18 settembre: Renato Guttuso, Ritratto di Mario Alicata, 1940 (Collezione Giuseppe Iannaccone)

19 – 25 settembre: Gianfranco Ferroni, Autoritratto, 1946 (Coll. Arialdo Ceribelli, Bergamo)

26 settembre – 2 ottobre: Matteo Fato, Ritratto di Charles Duke (Moon1972)2019 (proprietà dell’artista)

3 – 11 ottobre: Umberto Boccioni, Ritratto della madre, 1911/12 (Galleria d’arte moderna Ricci Oddi)