Per SOUNDSCAPES #48 – FILES – a cura di Marco Aruga, Vernon Reid “Black Rock Guitar”
La salita sull’empireo dei chitarristi rock del secolo è sancita da vere classifiche ma, anche non volendo attribuire plausibilità a graduatorie che mettono in fila musicisti in questo caso, ma anche artisti di altre discipline, al colto – qui troviamo i compilatori di quelle classifiche, per esempio, chi ha argomenti e termini di paragone per cercare di discernere – e all’inclita – qui invece chi fruisce della musica, che si lascia coinvolgere e travolgere senza troppo pensarci su, chi vi scrive per primo – non sfuggono la potenza, la varietà dell’espressione di Vernon Reid e della sua chitarra.
L’energia, innanzitutto: Reid si fa rapire dalle potenzialità dello strumento, in questo senso (non potrebbe essere altrimenti, chi lo imbraccia ritengo ne rimanga sistematicamente affascinato), ma non si “perde”. È il trampolino di lancio verso incursioni in un suo personale universo multi-temporale: dagli slanci più furiosi, a quelli più obliqui e jazzy, a quelli che potremmo definire “nostalgici” e rivolti al passato, senza dimenticare di tracciare soli “epici”, qualche volta persino “paradigmatici”.
L’eccezionale successo del progetto “Living Colour”, che ha condotto sin dalla fine degli anni ‘80, e che ha ripreso più volte, è ciò che gli ha garantito fama internazionale, ma anche la possibilità, con la sua carriera solista, i suoi progetti e concerti, e con la sua attività di produttore, di costruire legami artistici con una fitta rete di musicisti ed artisti di varia provenienza, avvicinandosi così di volta in volta ad artisti come Mick Jagger, Salif Keita, Donald Byrd, DJ Logic, Don Byron, Public Enemy, Jamaaladeen Tacuma, Bill T. Jones …
Ha incrociato la strada di numerosi altri chitarristi, di diversa estrazione e ispirazione (Carlos Santana, Elliot Sharp, James “Blood” Ulmer, Steve Vai, Dave Torn, Bill Frisell, B.B. King…. “guitar heroes” su vari “playgrounds”) con i quali ha condiviso palco o produzioni discografiche.
Con Black Rock Coalition poi, ha dato origine ad una struttura, tuttora in azione, che combattendo artificiose distinzioni musicali su basi “razziali”, si presta a fornire aiuto e supporto a musicisti e gruppi, rappresentando financo uno strumento di emancipazione: perché la musica, in ultima istanza, non tollera differenze.
Vernon Reid è stato uno degli ospiti dell’edizione 2021 di TJF – Torino Jazz Festival – Main Stage, con Will Calhoun eMelvin Gibbs, nella formazione del “Zig Zag Power Trio”.
[per info: http://www.torinojazzfestival.it]
LINK
Zig Zag Power Trio feat. Vernon Reid, Will Calhoun & Melvin Gibbs – TJF 2021
https://www.youtube.com/watch?v=v49_YcSkcFM
Vernon Reid – “Mistaken Identity”
https://www.youtube.com/watch?v=iDTNY57rfQ8
Vernon Reid & Masque – Live in Warsaw – 2006
https://www.youtube.com/watch?v=2pxp4ua8zPY
Living Colour – “Cult of personality”
https://www.youtube.com/watch?v=7xxgRUyzgs0
Vernon Reid, Ronald Shannon Jackson, Melvin Gibbs – Live at Knitting Factory
https://www.youtube.com/watch?v=QfetXI_fQmQ
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