Video-intervista a Nicola De Maria “Pittura poesia, colore e armonia”

Nicola De Maria

ARTSCAPES #18, Nicola De Maria, “Pittura, poesia, colore e armonia”, video-intervista a cura di Marco Aruga.

 

 

Videointervista a Nicola De Maria, a cura di Marco Aruga

 

Il suo nome emerge nell’ambito della Transavanguardia, astrattista in un gruppo di artisti che privilegiavano il figurativo, seppur declinato in nuance simboliche, ironiche e richiami al passato, flusso della corrente vasta del postmoderno, alla ricerca di nuove sintesi artistiche.

Di quel periodo e delle intenzioni che furono loro riconosciute, Nicola De Maria sembra farsi condurre dalla fascinazione per i colori, dalla loro consistenza materica, dalla potenza del loro linguaggio primordiale, unita al valore rinnovato del linguaggio pittorico.

Un medium che De Maria vuole pervasivo, che riempie pareti intere, e da esse pure fugge, per diventare arte che raggiunge altri spazi, sino a farsi architettura, ed arte pubblica. Un‘arte che richiama canoni duraturi di forma, di equilibrio, di bellezza, ma che celebra il canto vivo e solitario dell’artista, ed è testimonianza del suo unico impegno a spostare un po’ più in là quel punto di equilibrio.

Il punto focale è la comunicazione: usando simboli archetipici, colori primari, segni, persino spazi che possono giungere ad essere idealmente immersivi, la sua pittura si manifesta allora accogliente, inclusiva, vibrante.

De Maria canta un universo bilanciato, apparentemente fragile, ma forte di un ricorrente alfabeto che lo sostiene, di un bilanciamento di fondo, di una grazia insistente e “reattiva”, dove espliciti richiami al gioco, alla solarità, alla gioia si intrecciano a riferimenti poetici.

Nostalgico nei confronti di un mondo dell’arte dove i “padri” si confrontavano con i “figli”, i “fratelli” con i “fratelli”, in un processo di scambio reciproco che all’artista pare ora limitato, in un mondo per certi versi accelerato e per altri sclerotizzato, in vario modo condizionato, chiuso intorno ad una ristretta cerchia autoreferenziale, esclusiva e quindi isolante nei confronti di chi disegna per sé traiettorie e quindi carriere eccentriche, e competitivo e cinico come un mercato qualsiasi. L’artista di Foglianise propone invece colore e “arte sanante”, un’ipotesi di libertà, una bellezza semplice e forte, che partecipa con slancio ad un originale impulso vitale, ed anela al trascendente.

Link

L’Italia unita nell’arte – Federico Cataldi – Nicola De Maria – Religione – 2017

Nicola De Maria – I fogli che il vento mi sparge sono disegni di vento e di animali GAM Torino 2013

Onori e glorie della Transavanguardia – RAI Cultura – Arte