ARTSCAPES #15, Francesco Tullio Altan, “Satira, parodia, leggerezza, in armonia”, video-intervista a cura di Marco Aruga.
Videointervista a Francesco Tullio Altan, a cura di Marco Aruga.
Abbiamo incontrato Francesco Tullio Altan in occasione del 36° TFF / Torino Film Festival, che ospita regolarmente il Premio Cipputi — intitolato al più famoso personaggio di Altan, operaio in tuta blu — e dedicato ai film della rassegna sul tema del lavoro.
Non pensavo venisse lui dalle nostre parti. Il progetto era di andare a trovarlo, portargli magari le paste che si fanno qui, piccole colorate diverse, un modo per ringraziarlo e per dirgli che molte delle sue parole e dei suoi disegni hanno rimbalzato per anni nella mia mente.
Fare un salto ad Aquileia — dove Francesco Tullio Altan risiede — sarebbe stato un pellegrinaggio per omaggiare non solo “chi mi ha spiegato cosa pensavo” (cfr. De Andrè), ma molto di più, chi ha dispiegato — per il mio uso, condiviso con una moltitudine di altri — una sintetica, secca, faconda ironia, che ha illuminato periodi di storia del nostro paese spesso in chiaroscuro o, per certi versi, sempre all’ombra.
Così continuerò ad immaginare invece dove vive: un luogo ricco di storia, tranquillo, magari un cannocchiale poggiato sul davanzale della finestra, con cui scrutare scenari da cui prendere spunto, un cane che corre in giardino, che non potrà che essere bianco a grandi pois rossi, come la sua Pimpa.
Registrando puntualmente (meglio: in anticipo) umori ed amori comuni, passioni che covano sotto la cenere, duraturi luoghi comuni, con una ironia che non vediamo mai cinica (perché sarebbe sentimento ostaggio di disillusione, a cui non consideriamo Altan partecipare), pur se amara, i personaggi dell’autore satirico italiano si muovono in un nebuloso disorientamento presente, ma con squilibri di lungo periodo, che corrispondono direttamente ai difetti ed alle debolezze dell’eterno arcitaliano, sia esso il politico di turno agganciato al potere vigente, o l’omino del sottobosco che alla sua ombra ne ripete le mancanze, in sedicesimo.
Cantore della crisi che più strutturale non potrebbe essere, perché culturale, Altan si è misurato in realtà su molti mondi diversi: l’universo ideale — in perfetto ed armonico equilibrio — della Pimpa e dei personaggi creati per i bambini, le scorribande nella storia, per la libera reinterpretazione dell’epopea di grandi personaggi (Colombo, San Francesco, Casanova, …) su cui dirigere l’occhio obliquo della parodia, i potenti e le figure istituzionali ripresi in caricatura o in tipizzazioni che lasciano scorgere il loro lato inconfessabile e sempiterne arroganze, le comuni avventure di comuni uomini e donne innanzitutto, microepisodi di realtà, sintetizzati in flash icastici, dove spesso è la donna ad avere l’ultima parola.
Link
Quipos — l’Agenzia internazionale di disegnatori, che conta tra i suoi autori Altan
Le vignette di Altan su “L’Espresso”
Come è nata la Pimpa — RAI YoYo
Francesco Tullio Altan e Sergio Staino — Festival della mente 2010 — Sarzana
Altan e Zerocalcare — Repubblica TV